Domenica 15 ottobre Massimo Merulla è stato ospite del Centro Avanì di Villarbasse per una conversazione sulla «Camminata dell’attenzione», prendendo spunto dal suo libro «Imparare a camminare è imparare a vivere».
Merulla è poeta, scrittore, formatore di scrittura creativa, coach, e da oltre vent’anni pratica questa tecnica di meditazione nella natura, che affonda le proprie radici nella cultura dei Toltechi, un popolo che ha abitato le regioni del Messico Centrale dal 500 a.C fino al 700 d.C, prima di confluire nelle civiltà degli Aztechi e dei Maya.
Massimo Merulla ha prima appreso le tecniche della Camminata dell’attenzione frequentando in Toscana i seminari di Victor Sanchez, antropologo messicano che ha sviluppato il concetto della «Toltechità del nuovo millennio», e poi praticato per molto tempo questa pratica, in particolare sulle montagne del Parco Orsiera-Rocciavré, in Val Sangone, dando vita al Gruppo dell’Attenzione.
Per i Toltechi l’essere umano è diviso tra Tonal e Nagual; il primo rappresenta la percezione della realtà attraverso la ragione, il secondo è considerato «il mondo del mistero e del potere vitale, diretto e guidato dall’energia dell’intento e dalla conoscenza silenziosa». Poiché l’essere umano, nella vita quotidiana, utilizza prevalente il Tonal, tende a perdere contatto con il Nagual, creando uno sbilanciamento che, secondo il pensiero tolteco, può creare alienazione, paure, blocchi e patologie psico-fisiche. La pratica della Camminata dell’attenzione ha lo scopo di «interrompere il dialogo interno», ovvero l’incessante pensare della nostra mente, per creare uno stato di «silenzio interiore» e, sottolinea Merulla, «ripristinare il collegamento autentico con noi stessi e con il mondo tutto intorno». La Camminata dell’attenzione, infatti, «lavora su ridirezionare l’attenzione, dall’illusione del pensare alla realtà del percepire, attraverso la partecipazione attiva di tutto il corpo».
Il libro «Imparare a camminare è imparare a vivere» nella prima parte illustra le tecniche principali della Camminata dell’attenzione, mentre la seconda parte è dedicata al racconto di numerose esperienze vissute dall’autore durante questa pratica, con l’obiettivo di condividere «sensazioni, percezioni, pensieri, emozioni, sentimenti, intuizioni e tutto il profondo vissuto energetico di molti anni di pratiche tolteche». Massimo Merulla descrive momenti intensi, vissuti a contatto con l’energia dei boschi e della natura, nella nebbia, con la pioggia, sulla neve, di giorno e di notte, racconti che ha condiviso al Centro Avanì con un pubblico attento e interessato.